Francesco De Bartolomeis
Francesco De Bartolomeis (Pellezzano, Salerno, 1918)
Professore emerito di pedagogia dell’Università di Torino, critico d’arte, Accademico ad honorem dell’Accademia Albertina di Torino. “Ho cominciato a scrivere di arte molto presto, alla fine degli anni Quaranta in rapporto al gruppo fiorentino Astrattismo classico (Gualtiero Nativi, Vinicio Berti e il teorico Ermanno Migliorini). Invece ho cominciato a dipingere molto tardi, negli ultimi anni del secolo scorso. Anche prima un po’ avevo dipinto nella struttura a laboratori da me creata all’università. Solo quando la pratica della pittura è diventata ricerca, con lo stesso impegno professionale nella pedagogia e nella critica d’arte, c’è stata la svolta. Mi sono applicato a problemi difficili, nella complessità, per tentare di darne indizi nelle opere. Ho lavorato su contrasti, irregolarità, asimmetrie. È dalle difficoltà che doveva nascere l’identità compositiva. Una vera ossessione la perdita di dimensioni, il vuoto, il nulla. Sul tema Lo spazio… un popolato nulla su tre panelli ho raccolto 16 piccoli opere appartenenti a anni diversi.”
Opere esposte
I 1. Avvicinamento dall’alto, 2008; 2. Rotazione astrale, 2008; 3. Ricerca del centro che non c’è, 2009; 4. Approdo cosmico visionario, 2009; 5. Lunare, 2009; 6. Carezze di aria e di luce, 2010;
II 7. Colori dell’aria, 2004; 8. Allontanamento 1, 2014; 9. Allontanamento 2, 2014;
10. Fantasie di forme e di colori dell’aria, 2012; 11. Assenza di gravità, 2011.
III 12. Il respiro delle cose, 2011; 13. Cielo notturno, 2011; 14. Verso il vuoto, 2011;
15. Istante di gravità, 2012; 16. Nel vuoto con cose belle della vita, 2013.
Su un quarto panello sul tema Eventi e situazioni 7 dipinti:
IV 1. Nella bottega del Pontormo, 2010; 2. Sogno, 2010; 3. Apertura sull’acqua, 2003; 4. Andante con moto, 2006; 5. Estensione di leggerezza, 2007; 6. Versi d’amore, 2014; 7. Allargando la grata, 2012.
Due assemblaggi di piccoli dipinti e un dipinto singolo:
Volo su forme e colori che cambiano, 15 elementi, 2011, cm 40 x 44
Movimento reticolare e reversibile, 24 elementi, 2011 cm 30 x 58
Prima della fine, 2014, cm 74×50.
“Come in tutti i miei dipinti, l’identità compositiva nasce dall’irregolarità e dalla complessità per dare il senso dell’esistenza” (Francesco De Bartolomeis)