Giovanni Mangiacapra
Giovanni Mangiacapra (Napoli, 1955)
Vive e lavora a Napoli. Ha lavorato per la ASL di Napoli sino al 2017 come impiegato. Inizia la sua attività artistica negli anni 70, con una mostra collettiva organizzata dal centro Don Gnocchi di Parma, dove riscosse interesse per i paesaggi dipinti con tempera su carta e compensato, con questa prima partecipazione entra nel mondo dell’arte. “Nell’Arte Informale è espresso lo stesso concetto di liberazione dalla materia: nelle sue lacerazioni vibra il desiderio e la tensione di una metamorfosi della materia stessa, in un suo perenne divenire”.
Nella prima fase del lavoro artistico l’aspetto figurativo è dominante, per poi essere sostituito dalla sperimentazione di materiali e colori. Poco influenzato dalle varie tendenze artistiche con le quali viene a contatto, giunge ad un’interpretazione personale dell’informale. Attualmente la sua partecipazione è continua e costante sia in mostre collettive sia personali, ottenendo riconoscimenti dalla critica e dal pubblico, le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche. Ha esposto in numerose personali e collettive in Italia e all’estero fra cui le collettive: Spazio Dentro | Pitture & Installazioni (2016) a cura di Pasquale Lettieri e Marcello Palminteri, testimonianze di Ermenegildo Frioni e Giovanni Leto, Castel dell’Ovo, Napoli; Il viaggiatore pellegrino e gli affreschi sindonici en plein air (2015), a cura di Rosa Mellina e Ivano Bardini, Biblioteca Nazionale Universitaria,Torino; le personali Nuovi Equi.libri (2015), al CAM di Casoria, Napoli; Segno e anima, a cura di Roberto Mastroianni, InGenio Arte Contemporanea, Torino.
Hanno scritto di lui Roberto Mastroianni, Vitaliano Corbi, Mimmo Grasso.
Opere esposte
Composizione, 2014, tecnica mista su tela, 100×100 cm
Senza Titolo</strong, 2014, tecnica mista su tela, 100×100 cm
Superfici e segni</strong, tecnica mista su tela, 80×80 cm
L’oro di Napoli</strong, tecnica mista su tela, 100×100 cm
Composizione dentro lo spazio</strong, tecnica mista su cartone, 80×80 cm
Il suo linguaggio è frenetico e va verso un mondo espressivo che si va delineando e che si predispone ad un messaggio in senso ecologico, trattando del rapporto squilibrato tra Uomo e Natura. Questo tema affrontato in forme e soluzioni diverse, costruisce sempre quel filo di dialogo infinito. Le sue tele prendono “Corpo” in un significato pratico che germoglia lentamente e tenacemente secondo una nuova intensità e un nuovo colore di vita. Una ricerca sempre sorretta da una rigorosa e severa ”spiritualità” al cui attento vaglio sono sottoposti gli spessori cromatici della materia.
www.giovannimangiacapra.it